Transfer Pricing

Come gestire l’impatto del COVID-19 sul transfer pricing

Paolo Besio
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Dalla "nazionalizzazione degli stipendi" alla volatilità dei ricavi alle interruzioni delle supply chain, l’impatto economico della pandemia da COVID-19 ha sconvolto i principi e la comparabilità su cui si fonda il principio di libera concorrenza. Le linee guida OCSE hanno fornito qualche chiarimento sul futuro, anche se molto rimane aperto all’interpretazione e a potenziali contenziosi. Prendendo spunto dalle direttive OCSE e dai consigli degli esperti di Grant Thornton, si forniscono di seguito degli spunti per muoversi nel mutato contesto attuale.
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Nell’aprile 2021, circa 200 rappresentanti delle imprese e delle autorità fiscali di tutto il mondo, insieme esperti OCSE e Grant Thornton, hanno esplorato le problematiche transfer pricing generate dal COVID-19. Il livello di interesse di paesi molto distanti tra loro quali Argentina e Nuova Zelanda dimostra le profonde incertezze sul transfer pricing e le conseguenti preoccupazioni sulla doppia imposizione e i contenziosi.

Paolo Besio, Partner di Bernoni Grant Thornton, ha così commentato: “I cambiamenti nelle condizioni economiche o nelle assunzioni critiche potrebbero pregiudicare la validità di alcuni APA. È importante sia per le imprese sia per le amministrazioni finanziarie essere proattivi, flessibili e aperti alla risoluzione di questi temi. Un approccio collaborativo può aiutare ad attenuare i rischi fiscali ed evitare inutili controlli e controversie.” 

Trovare un senso nel mutato scenario del transfer pricing

Qual è quindi lo scenario che ha fatto da sfondo a tutte queste problematiche e perché è importante? Molte imprese hanno subito forti perdite durante lo scorso anno, mentre altre hanno visto un forte aumento degli utili. Anche all’interno dei vari settori si registrano forti differenze. La chiusura delle frontiere e la sospensione di alcune operazioni hanno ulteriormente influito negativamente sui servizi e sulle forniture infragruppo.

E questi tempi eccezionali sono tutt’atro che finiti. Le incertezze future non derivano soltanto da ulteriori ondate di infezione, ma anche dall’aumento della domanda di proprietà intellettuale e servizi infragruppo man mano che le imprese si riforniscono, impostano il marketing online o spostano online parti più rilevanti della loro attività.

Politiche credibili e giustificazioni chiare sono sempre importanti nel transfer pricing. Ora l’asticella è stata alzata ulteriormente. Gli approcci possono essere molto diversi da quelli passati. Al loro volta, le autorità fiscali sono sotto pressione per massimizzare il gettito fiscale, il che potrebbe aumentare il rischio di contestazioni, accertamenti e contenziosi.

“Il deficit fiscale in molti paesi implica che le autorità fiscali saranno propense a massimizzare il gettito fiscale e restie a condividerlo con altre giurisdizioni. Di conseguenza, i controlli sul transfer pricing, le potenziali doppie imposizioni e i contenziosi sono in aumento. Da qui l’importanza ancora maggiore di assicurarsi che gli approcci al transfer pricing adottati siano inattaccabili”.  Christophe Ludwig, Partner, Grant Thornton Germania.

I limiti delle raccomandazioni OCSE

Pubblicato nel dicembre 2020, il documento OCSE Guidance on the transfer pricing implications of the COVID-19 pandemic fornisce raccomandazioni pratiche su come affrontare alcune di queste sfide. Tra le aree prese in considerazione vi sono l’analisi di comparabilità, le perdite e l’allocazione dei costi relativi alla pandemia, i programmi di assistenza governativi e gli advance pricing agreement (APA).

I chiarimenti su come il principio di libera concorrenza si applicherebbe nelle circostanze attuali rappresenta un consenso faticosamente raggiunto tra oltre un centinaio di giurisdizioni facenti parte dell’inclusive framework. Tuttavia, si tratta di un orientamento più che di linee guida, il che lascia molte zone grigie sia per le imprese che per le autorità fiscali. Inoltre, la necessità di arrivare ad un accordo entro una scadenza ragionevole implica che molte aree controverse, quali gli intangible, sono state omesse dal documento.

Quali sono quindi le considerazioni più importanti per le imprese? Le tematiche di transfer pricing the devono essere affrontate rientrano in cinque macrocategorie, nonostante ci siano importanti sovrapposizioni e concatenazioni tra le stesse.

 

1. Attribuzione di perdite o ricavi eccezionali

Con il crollo o l’impennata dei ricavi, una delle domande fondamentali dal punto di vista del transfer pricing riguarda quale entità deve farsi carico delle sopravvenienze passive o attive.

Ci sono state anche variazioni significative nel momento in cui i ricavi di molte imprese hanno fatto registrare una ripresa a metà 2020 per poi crollare nuovamente nel momento in cui sono stati rintrodotti i lockdown. La domanda qui è se trattare questi periodi di perdite eccezionali individualmente o se adottare valutazioni finanziare omogenee per avere una visione d’insieme dell’esercizio.

Implicazioni e complicazioni

Non basta dire che ‘situazioni eccezionali richiedono misure eccezionali’. Il principio di libera concorrenza e le norme sul transfer pricing che ne derivano dovrebbero applicarsi nei periodi negativi così come in quelli positivi. L’assunzione del rischio è fondamentale per l’attribuzione degli utili.

Pertanto, se un’entità quale un centro distributivo è caratterizzata come a basso rischio e il reddito a fini transfer pricing, in tempi normali, riflette tale caratterizzazione, è difficile giustificare il motivo per cui dovrebbe registrare ingenti perdite a seguito della pandemia: o la maggior parte delle perdite dovrebbe essere sostenuta altrove o probabilmente è necessaria una ri-caratterizzazione dell’entità.

Analogamente, i confronti tra interi settori non sono sufficienti a giustificare cambiamenti nei rischi assunti o nelle perdite attribuite. Dal momento che l’impatto è stato molto diversificato e localizzato, un’impresa dovrebbe stabilire come si sono manifestati i rischi e come sono stati affrontati da ciascuna entità e dal gruppo nel suo insieme.

Azioni

Avere una visione chiara e dimostrabile dell’impatto sui fattori economici e i rischi di ciascuna entità. Le giustificazioni si dovrebbero basare su un’analisi dei risultati o su un confronto con parti terze.

Assicurarsi che i ricavi e le perdite sino in linea con il sistema di controllo dei rischi. Se così non fosse, è importante giustificarne le ragioni e quantificare l’impatto sui prezzi di trasferimento passati e futuri se la caratterizzazione di rischio dovesse cambiare.

Dati gli attuali livelli di incertezza e volatilità, si potrebbe dover lavorare con cicli di pianificazione più breve, Ciò include considerare l’impatto di uno shock quale il crollo temporaneo delle entrate durante il lockdown e la successiva ripresa separatamente.

In determinate circostanze potrebbe essere possibile applicare la clausola di forza maggiore (liberando parte degli obblighi) e potenziali modifiche agli accordi esistenti. Ma dato che gli effetti della pandemia variano a seconda del settore, del modello di business o del mercato, questa questione può essere risolta soltanto attraverso un’attenta analisi degli specifici costi da considerare


2. Analisi di comparabilità

I precedenti del passato possono solitamente fornire una base utile per l’applicazione del principio di libera concorrenza Ma il 2020 e il 2021 non potrebbero essere stati più diversi dal 2018 e 2019.

Ci sono precedenti in un passato più lontano a cui fare riferimento? Sfortunatamente non è facile trovarne. Come sottolineato dai rappresentanti OCSE durante il webinar, la situazione attuale è così eccezionale che nessuna crisi precedente, inclusa la crisi finanziaria globale, offre un riferimento generale su come gestire lo sconvolgimento e il suo impatto sul transfer pricing.

Implicazioni e complicazioni

Dati i livelli di sconvolgimento e inaffidabilità degli assunti passati, potrebbe essere necessario adottare nuovi approcci per compensare lacune e carenze. L’OCSE riconosce tutto ciò nel suo documento.

Azioni

È importante identificare l’approccio o gli approcci più appropriati alle circostanze particolari di ciascuna impresa.

Gli approcci citati dai rappresentanti OCSE durante il webinar includono il test dei risultati e/o l’uso delle informazioni finanziarie. Secondo la nostra esperienza, questo approccio tende a funzionare meglio quando le previsioni in aree quali le vendite e i costi sono confrontate con i risultati effettivi.

Alcune informazioni pubblicamente disponibili possono anche essere di supporto nella stima e nella valutazione dell’impatto della pandemia. Fonti potenziali includono i bilanci periodici, i cambiamenti nell’utilizzo degli impianti o interventi governativi che influiscono sui prezzi.

3. Supporto del governo

Molte imprese hanno beneficiato di sussidi, finanziamenti, agevolazioni fiscali e altre misure di supporto da parte dello Stato. I governi naturalmente vogliono che queste misure favoriscano i cittadini e le imprese nel proprio Paese, piuttosto che favorire il loro spostamento all’estero. Questo implica diversi dubbi legali, reputazionali e tecnici in ambito di prezzi di trasferimento.

L’OCSE ha fornito delle linee guida generali in merito ai programmi di assistenza statale. Tuttavia, non analizza gli effetti di tali interventi, che includono misure, come i controlli delle frontiere, che ostacolano in rispetto degli accordi infragruppo esistenti.

Implicazioni e complicazioni

Il supporto da parte del governo è considerato generalmente un fattore economicamente rilevante e quindi dovrebbe essere tenuto in considerazione nel momento in cui si apportano e si giustificano dei cambiamenti ai prezzi di trasferimento. Sarebbe opportuno considerare il supporto dello Stato anche nello svolgimento delle analisi di comparabilità.

L’allocazione dei benefici tra parti correlate potrebbe dare luogo a contestazioni e controversie. Per esempio, molte transazioni considerate a basso rischio da una prospettiva dei prezzi di trasferimento, come le attività di magazzino, sono anche relativamente ad alta intensità di manodopera e quindi presumibilmente idonee a beneficiare di misure di integrazione salariale.

Azioni

Assicurarsi che le decisioni, i calcoli e i pagamenti in ambito di prezzi di trasferimento e di altre tematiche fiscali siano allineati – sebbene vi sia un controllo da parte del governo.

Considerare la misura in cui la ricezione degli aiuti statali è economicamente rilevante. Nell’ambito di questa analisi è importante valutare se vi sono altre caratteristiche rilevanti del mercato locale.

Definire come il supporto dello Stato potrebbe modificare l’allocazione dei rischi in una transazione controllata.


4. Trattamento dei beni immateriali

In merito al trattamento dei beni immateriali le amministrazioni finanziarie hanno espresso pareri divergenti. Le lunghe discussioni sul trattamento degli hard to value intangibles (HTVI) nell’ambito del progetto BEPS ne sono una prova. Questo spiega perché l’OCSE non è riuscita a includere nelle linee guida in materia di prezzi di trasferimento un’opinione prevalente su questo tema entro i termini previsti.

Sebbene non vi siano nuove linee guida OCSE, ci sono stati importanti sviluppi a livello locale in molte giurisdizioni, tra cui l’introduzione di maggiori obblighi di comunicazione e una più ampia definizione di HTVI.

Le sfide sono rese ancora più ardue dai cambiamenti che non sono correlati al COVID-19, tra cui i cambiamenti nella legislazione fiscale (es. esigenza di iniziative onshoring) e il bisogno di un maggiore allineamento tra la titolarità legale e la sostanza economica.

Implicazioni e complicazioni

La mancanza di linee guida OCSE aggiornate sul trattamento dei beni immateriali comporta un maggiore spazio di interpretazione per le singole amministrazioni finanziarie ed è quindi più alta la possibilità che vi siano differenze fra tali interpretazioni e, di conseguenza, rischi di doppia imposizione e controversie.

Azioni

Identificare gli avvenimenti nell’impresa o nel suo mercato di riferimento che possano implicare dei cambiamenti in ambito di prezzi di trasferimento.
Verificare periodicamente le ipotesi a fronte dei risultati.

5. Advance pricing agreement

La pandemia ha modificato il contesto economico in modi che potrebbero non essere stati previsti al momento della negoziazione degli APA. Pertanto occorre determinare come questi sviluppi possano impattare sull’applicazione degli APA esistenti o se richiedono una modifica degli stessi.

Implicazioni e complicazioni

I cambiamenti nelle condizioni economiche non devono necessariamente implicare la modifica o la disapplicazione di un accordo, a meno che non si tratti di un cambiamento sostanziale nelle assunzioni critiche dell’APA. È quindi importante dialogare con le amministrazioni finanziarie.

La disponibilità a rivedere l’APA può variare a seconda della singola amministrazione finanziaria.

Azioni

Rispettare i termini dell’APA, salvo in caso di legittima causa di annullamento, es. una chiara violazione delle assunzioni critiche. Tali assunzioni dovrebbero essere esplicitatw nell’APA.

Se le condizioni economiche sono mutate, è importante impegnarsi proattivamente con le amministrazioni finanziarie e lavorare con loro in modo collaborativo e trasparente, al fine di sollevare temi rilevanti e concordare le relative modifiche. Sarebbe insensato agire con un approccio unilaterale senza consultare l’amministrazione finanziaria competente.

Documentare e gestire qualsiasi violazione delle assunzioni critiche o le ragioni per cui i termini dell’APA dovrebbero essere modificati.

Approccio proattivo e preparazione

Orientarsi tra le normative in materia di prezzi di trasferimento non è mai stato facile. L’impatto economico del COVID-19 ha incrementato ulteriormente la complessità e il rischio di contestazioni. Per questo è importante assicurarsi che le politiche adottate siano motivate e che ci sia un adeguato supporto documentale. È inoltre fondamentale impegnarsi nei confronti delle amministrazioni finanziarie, capire come le stesse applicano le norme in virtù delle condizioni attuali e valutare le loro aspettative. Emergono cinque aree chiave di analisi:

  • Condivisione delle perdite (o utili) straordinarie e delle misure di sostegno statale
  • Analisi di comparabilità e verifica dei risultati
  • Trattamento dei beni immateriali
  • Analisi delle assunzioni critiche degli APA
  • Preparazione alle controversie (contemporaneous documentation).

Come possiamo aiutarvi

Per ulteriori informazioni sui temi trattati in questo articolo o sull’impatto della pandemia sui prezzi di trasferimento e, più in generale, sugli accordi fiscali, contattate il nostro esperto Paolo Besio.