Il Giornale della Logistica

La strategia che dà una marcia in più

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Non esiste un’unica strada per far crescere ed evolvere un’azienda, ma a fare la differenza è la capacità di tracciare la rotta e saper cogliere le opportunità che si presentano nel cambiamento
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Essere sempre pronti a raccogliere una sfida e trasformarla in opportunità, con i piedi ben piantati a terra ma la capacità e la voglia di guardare lontano. È questo l’approccio che caratterizza da sempre Italtrans – realtà specializzata in servizi di logistica integrata e trasporto a temperatura positiva e controllata, con focus nell’ambito food - come ben testimoniano i passi compiuti per arrivare ad oggi: un gruppo che comprende quattro società controllate, attive lungo la supply chain alimentare dal primo all’ultimo miglio, con un fatturato di oltre 480 milioni di euro (dato 2022, generato grazie al lavoro di oltre duemila collaboratori diretti. Attualmente le quattro società controllate sono: Mazzocco (trasporto medio-lungo raggio), G.B. Trasporti (manutenzione mezzi), Deliverit (e-commerce) e Frigor Trasporti Orobico (4° gamma). 

Italtrans è parte di un gruppo societario che opera sotto il controllo di BB Holding S.r.l., al cui interno trovano collocazione aziende attive in diversi settori (immobiliare, energia rinnovabile, concessionaria e officina, servizi amministrativi). Realtà distinte e autonome, ma che operano con il medesimo obiettivo, ossia assicurare il miglior livello di servizio al cliente

Uno stesso standard di servizio, qualità, impegno e attenzione lungo ogni fase del processo.

Più dei numeri – che decisamente parlano da soli – vogliamo però parlare delle scelte fatte, per comprendere le quali abbiamo chiesto a Laura Bertulessi, Amministratore Delegato di Italtrans, di ripercorrere con noi le principali tappe della crescita aziendale.

“Italtrans nasce nel 1985 quando con mio marito, Claudio Bellina, e mio cognato Germano Bellina abbiamo avviato un’attività di autotrasporto per prodotti ortofrutticoli tra Bergamo e Milano”, ricorda Laura Bertulessi. “Già nel 1986 abbiamo effettuato il primo trasporto a temperatura controllata per un gande player della GDO italiana, iniziando ad investire in una flotta dedicata. All’aumentare della complessità operativa, abbiamo iniziato a strutturarci con società dedicate alle differenti attività: GB Trasporti è diventata la società dedicata alla manutenzione dei mezzi e nel 1999 Italtrans è diventata una Spa.  

Nel 2000 abbiamo compiuto una vera e propria evoluzione: in risposta a necessità specifiche dei nostri clienti abbiamo attivato servizi di logistica presso un primo magazzino a Calcinate. Inizialmente si trattava di logistica a temperatura ambiente, ma solo 3 anni dopo siamo stati pronti a fornire servizi di logistica a temperatura controllata per prodotti freschi. Nel 2004 un ulteriore passo: entriamo nel mondo dei surgelati, con servizi di logistica e trasporto multi-temperatura. Nell’ambito della cold chain abbiamo continuato a crescere e inserire nuovi servizi e nuove attività, sperimentando dal 2017 la tecnologia del criogenico, per il raffreddamento delle celle frigorifere. 

Siamo cresciuti sempre in modo organico”, tiene a sottolineare Laura Bertulessi, “trasformando le esigenze espresse dai nostri clienti in opportunità e andando a colmare i gap di offerta nel mercato.

Nel 2018 abbiamo la realizzato la nostra prima acquisizione, Mazzocco S.r.l., realtà specializzata nella catena del freddo come corriere refrigerato con una rete distributiva capillare. È stata per noi l’occasione di integrare un servizio last mile in aree geografiche dove non avevamo ancora una presenza diretta”. 

“Il mondo della logistica e ancor più del trasporto vive negli ultimi anni una fase di riorganizzazione”, interviene a spiegare lo scenario di mercato Sante Maiolica, Partner di Grant Thornton. “Vediamo una marcata contrazione nel numero delle imprese individuali dell’autotrasporto (-40% in 10 anni, fonte Infocamere) e un incremento delle operations di Merger&Acquisition tra realtà di medie e grandi dimensioni che evidenziano un trend di forte aggregazione settoriale che ha subito un’accelerazione a seguito della pandemia e che si sta consolidando. A ciò si somma una tendenza alla specializzazione che spinge a un outsourcing estremo, soprattutto oggi quando, nell’ambito della GDO, l’affermarsi di grandi player a scapito delle piccole realtà di retail richiede di interloquire con operatori logistici che abbiano dimensioni e competenze di alto livello. Competenze che hanno di fatto reso possibili le trasformazioni avvenute nell’ambito della grande distribuzione organizzata avvenute negli ultimi anni, a partire dall’integrazione dell’e-commerce. 

“Nel caso specifico di Italtrans, però”, prosegue Maiolica, “non siamo di fronte a un’acquisizione speculativa, ma al compimento di un passo importante all’interno di una precisa strategia di diversificazione e crescita. Italtrans, infatti, ha sempre lavorato per costruire internamente nuovi servizi e nuove competenze in risposta alle trasformazioni in atto nel mercato, scegliendo di effettuare acquisizioni mirate quando si offrisse la possibilità di assorbire realtà con un alto livello di specializzazione che portassero valore, abilitando nuove opportunità di business. La medesima strategia che ritroviamo nelle successive acquisizioni effettuate nel 2022 e 2023, quando sono entrate a far parte del Gruppo Italtrans Deliverit e Frigor Trasporto Orobico”.

“Queste acquisizioni”, riprende a raccontare Laura Bertulessi, “sono state precedute da un cambio di passo per la nostra azienda. A partire dal 2018-2019, infatti, abbiamo inaugurato una serie di nuove piattaforme distributive a Calcio e a Covo che, grazie alle dimensioni importanti e alle tecnologie di automazione implementate ci hanno permesso di far evolvere il nostro servizio di logistica in ottica multicliente, multitemperatura e multispecializzazione. In questo modo abbiamo ampliato anche il nostro orizzonte operativo, includendo non solo le realtà della GDO ma anche della produzione, sempre in ambito food.

Quando nel 2023 abbiamo arricchito ulteriormente il nostro portfolio di servizi con l’acquisizione di Frigor Trasporti Orobico, integrando logistica e trasporto della quarta gamma e prodotti freschissimi a temperatura controllata, ci siamo trovati di fronte alle sfide che accomunano tutti i percorsi di acquisizione: da un lato, come implementare nuovi sevizi e nuovi lead time in un’organizzazione già strutturata. E per superare questo punto abbiamo potuto attingere all’esperienza maturata nel tempo e nei diversi contesti. D’altro canto, avevamo la necessità anche di presentarci ai clienti con i nuovi servizi e sviluppare dialogo e senso di appartenenza al Gruppo per le nuove risorse. Su questi obiettivi abbiamo lavorato in sinergia con Grant Thornton”.

“Per stare sul mercato è indispensabile restare costantemente in ascolto delle esigenze dei nostri clienti e riuscire ad interpretare – e quando possibile anticipare – i cambiamenti e i trend in atto. E in questo momento, purtroppo, nel mondo della logistica c’è molta confusione. Per questo, se questo approccio è di fatto sempre valido, oggi più che mai a fare la differenza nell’ambito della logistica e del trasporto è la capacità di gestione del capitale umano. Per farlo al meglio ci siamo strutturati internamente, introducendo nuove certificazioni, nuove professionalità e nuove competenze. In più, la holding di cui Italtrans è parte ha dato vita a due nuove società: Kamila e Logistica Italtrans con un obiettivo ambizioso, ossia creare operatori logistici esperti nelle attività di handling.  

I recenti fatti di cronaca”, spiega Laura Bertulessi, “hanno ulteriormente accentuato questo tema. La committenza – la GDO in particolare - si trova impreparata nel gestire le turbolenze che hanno investito il mondo del lavoro nella logistica e ci chiede di farcene carico”.

“Tutto ciò”, tiene a sottolineare Sante Maiolica, “ha significato rafforzare la governance nella gestione delle risorse umane, in un comparto dove le modalità di erogazione del servizio logistico, solitamente subappaltato per le operazioni di facchinaggio alle cooperative, richiedono sempre più un approccio integrato e con maggior presidio.

Italtrans ha quindi, negli anni, lavorato per imparare a gestire al meglio le persone e i loro carichi di lavoro, strutturandosi con attività a valore aggiunto anche quando il mercato appariva ancora acerbo: i clienti non erano pronti a pagare l’esigenza, ma il Gruppo ha voluto farsi trovare pronto. 

La rapida crescita da piccola azienda familiare a holding multi-settore e multi-servizi ha richiesto anche di porre attenzione ai cambiamenti organizzativi interni alle realtà aziendali, strutturando procedure e controlli: la chiave per il successo di questa fase è stata investire in formazione, a tutti i livelli”.

“Nella storia di Italtrans possiamo ricavare quella che dovrebbe essere una strategia da manuale per le realtà che operano nell’ambito logistico”, riassume Sante Maiolica, “strategia che possiamo riassumere in quattro punti chiave e che hanno portato una realtà famigliare a diventare un Gruppo con migliaia di dipendenti. Troviamo l’impegno nella diversificazione, creando competenze al proprio interno o acquistando società con particolari specializzazioni per integrare nuovi servizi lungo la supply chain. Troviamo poi capacità di ascolto del mercato e di farsi supportare da realtà come la nostra che, attraverso attività di analisi e benchmark, possano individuare interlocutori, mercati o realtà interessanti per abilitare nuove opportunità. Troviamo, in più, una tensione al miglioramento continuo che permette di porsi e raggiungere sempre nuovi traguardi. E troviamo, infine, una capacità di cambiamento organizzativo che consente di anticipare e governare il cambiamento, coinvolgendo le persone a tutti i livelli. Tutti elementi che continuano ad agire da propulsore per la crescita attuale e futura.”

“Per lavorare bene e preservare posti di lavoro in un settore che è davvero la spina dorsale del sistema Paese serve un quadro normativo chiaro”, afferma con energia Laura Bertulessi. “È indispensabile che il ruolo della logistica venga riconosciuto da tutti gli attori della filiera: non è più possibile essere considerati l’ultimo anello della catena. Da parte nostra, continueremo a crescere ed investire in diversificazione, formazione e automazione per poterci strutturare e migliorare costantemente. Ma abbiamo bisogno di un contesto di chiarezza e trasparenza, con regole chiare per tutti.”