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Le imprese sfruttano le supply chain per migliorare l’offerta

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I dati dell’International Business Report (IBR) di Grant Thornton mostrano che le imprese del mid-market sono ancora fiduciose sulle prospettive future; infatti, il 66% dichiara di essere ottimista per il prossimo anno. Il fatto che due terzi delle medie imprese siano ottimisti, nonostante le previsioni indichino che la crescita del PIL globale rimarrà al di sotto delle medie storiche, indica che queste aziende si sentono ben posizionate per superare le sfide che gravano sull’economia nel suo complesso.

Invece di spingere le imprese a orientarsi verso l’interno, queste sfide le stanno rendendo più ambiziose a livello globale. Come illustrato nell’articolo “Lo slancio del mid-market", più della metà delle aziende del mid-market (52%) sta pianificando di aumentare il proprio focus strategico sui mercati internazionali nei prossimi 12 mesi.  

Per i leader aziendali ambiziosi e ben preparati, le opportunità offerte dall’espansione globale superano i rischi. Dall’accesso a una base clienti più ampia, alla ricerca di nuovi talenti e alla diversificazione del portafoglio di un’azienda, gli obiettivi sono molti, ma una delle aree chiave su cui i leader si concentrano particolarmente riguarda il miglioramento dell’offerta ai clienti.

Giovanni Marino, Associate Partner di Bernoni Grant Thornton, ha così commentato: “Sul fronte internazionale l’incertezza legata ai rischi connessi con il rallentamento ciclico e l’impatto del rialzo dei tassi di interesse sembra mitigata. Le imprese dimostrano un ritrovato ottimismo nei confronti dell’economia globale e una forte fiducia nel 2024. Un ottimismo alimentato soprattutto dallo sviluppo di nuove soluzioni digitali che ha portato ad un incremento della produttività e ad un miglioramento della competitività sui mercati esteri. La spinta derivante dalla continua integrazione nei mercati internazionali (America, UE, Asia, Medio Oriente) ha indotto le medie imprese a spostarsi verso settori più innovativi e ad accelerare gli investimenti per sostenere la trasformazione digitale e la transizione green. Transizione green e trasformazione digitale sono i due fenomeni che stanno caratterizzando l’attività delle medie imprese al centro delle catene globali del valore, quelle in grado di raccogliere la sfida della digitalizzazione e dell’adozione di produzioni più sostenibili saranno le più competitive, produttive e propense a svilupparsi sui mercati internazionali.”

 

Le motivazioni del mid-market: la qualità conta

L’ultimo International Business Report analizza quali sono gli obiettivi perseguiti dai leader d’impresa attraverso le loro strategie di business internazionali.

A livello globale, il primo obiettivo dei leader d’impresa, perseguito attraverso l’espansione in nuovi mercati, è quello di aumentare la qualità. Delle imprese del mid-market che si concentrano sempre più sulla crescita internazionale, il 37% afferma che l’obiettivo dell’espansione all’estero è quello di sviluppare dei miglioramenti in termini di qualità.

Michelle Alphonso, Partner, National transaction advisory services and Private equity leader di Grant Thornton Canada afferma: “C’è uno slancio attivo tra le imprese del mid-market nel 2024 nel creare forti relazioni commerciali per garantire affidabilità e coerenza in termini di qualità, prezzi e consegna. Questo è dovuto alle recenti sfide delle supply chain che hanno comportato una volatilità senza precedenti e limitato la capacità delle imprese di gestire in modo efficiente il capitale circolante e i cicli di realizzazione. In parte, è anche una conseguenza degli ostacoli normativi e della crescente attenzione ai fattori ESG. In Canada, per esempio, la legge richiede alle imprese canadesi una maggiore trasparenza e responsabilità riguardo alla qualità delle proprie supply chain per contribuire a mitigare l’uso del lavoro forzato e minorile” 

I prossimi obiettivi più importanti per le imprese che intendono crescere in crescita a livello internazionale riguardano un maggiore accesso ai clienti (35%) e un maggiore accesso alla tecnologia (sempre 35%). Tuttavia, solo un’impresa su quattro (24%) afferma che la riduzione dei costi è uno degli obiettivi della propria strategia internazionale. Francia, Regno Unito e Corea del Sud sono i mercati per i quali l’efficacia dei costi è una delle principali motivazioni che spingono a cercare partner all’estero: infatti, è citata come un fattore determinante dal 39% delle imprese in Francia e dal 32% in Corea del Sud e nel Regno Unito. Dato che l’aumento dei costi del lavoro e di altri costi incide sui mercati nazionali di queste economie, è evidente che stabilire relazioni all’estero costituisce un ulteriore incentivo e un’opportunità di ridurre i costi.

 

Cosa cercano le imprese nei mercati internazionali: uno sguardo per settore

Per i leader di impresa che vogliono espandersi all'estero, esiste una serie di opportunità. I fattori che aggiungeranno maggior valore saranno diversi a seconda dei princìpi fondamentali dell’impresa, delle sfide che la stessa deve affrontare nel mercato interno e del settore in cui opera.

Nonostante queste differenze, migliorare la qualità della propria offerta è l’obiettivo primario delle organizzazioni in numerosi settori, tra cui l’edilizia e il settore immobiliare (41%), la sanità (36%) e i servizi finanziari (42%). Questa spinta alla qualità indica che le imprese cercano di differenziarsi dalla concorrenza, pur essendo consapevoli delle enormi possibilità a loro disposizione per migliorare la propria offerta ai clienti, sia migliorando la qualità dei prodotti e componenti, lavorando con persone più competenti o qualificate, sia migliorando l’affidabilità delle proprie supply chain. L’attenzione alla qualità può aiutare le imprese a distinguersi dai concorrenti, a scalare la catena del valore e a imporre un prezzo premium per i propri prodotti e servizi.

Dave Munton, Global head, International capabilities and support, di Grant Thornton International afferma: 

“Una delle strategie utilizzate dalle imprese è quella di attingere a persone competenti e qualificate in altre parti del mondo. Questi sono i cervelli che aiuteranno la loro organizzazione ad avanzare.

In India, per esempio, la percentuale di giovani con una laurea nel mondo del lavoro è eccezionale. Pertanto, creando una sede in India si può avere l’aiuto dei cervelli più brillanti per sviluppare i propri prodotti e portare avanti la prossima generazione della propria offerta. Questa è una vera attrazione per gli investimenti all’estero. E in tutto il mondo c'è sempre più disponibilità di talenti a cui le imprese possono attingere e che contribuiranno a portare una prospettiva diversa e aiutare davvero a promuovere l’innovazione e la qualità”.

Non tutti i settori hanno le stesse priorità. Per le imprese del settore dei prodotti di consumo l'obiettivo principale è l'accesso a nuovi clienti (39%). Mentre nel settore del turismo, l’obiettivo più spesso citato dalle imprese che cercano di incrementare il business internazionale è la diversificazione in nuovi mercati (41%), sottolineando l’importanza dei nuovi mercati per un settore che può essere particolarmente colpito da questioni regionali e locali. Uno dei settori in cui le imprese non identificano la qualità come obiettivo principale della crescita internazionale sono quelle del settore tecnologico, dei media e delle telecomunicazioni. Per i leader di questi settori, l’obiettivo principale all’estero è quello di migliorare l’accesso alla tecnologia, e quasi la metà (47%) di queste imprese lo cita come obiettivo.

Ciò forse non sorprende, dato che è probabile che i clienti di queste imprese si aspettano di essere i primi ad adottare tale tecnologia. Se la tecnologia è disponibile in altri mercati, vorranno accedervi; ad esempio, con la crescente corsa all’adozione dell’intelligenza artificiale, le imprese potrebbero dover guardare all’estero per trarre vantaggio dal ritmo rapido con cui la tecnologia sta cambiando. Acquistare questa tecnologia è spesso un modo più rapido ed economico per migliorare la qualità e rimanere all'avanguardia nel cambiamento tecnologico. Si tratta di una corsa davvero globale, in cui i progressi compiuti in una regione vengono rapidamente adottati altrove.

Michelle Alphonso, Partner, National transaction advisory services and Private equity leader di Grant Thornton Canada

“Gli investimenti in tecnologia continuano a rappresentare una parte importante delle strategie di crescita internazionale delle imprese in quanto possono aiutarle ad accelerarne lo sviluppo e l’adozione. Sfruttare queste relazioni internazionali con partner che comprendono le sfumature dei mercati che si stanno esplorando può aiutare a ottenere il massimo dal business internazionale, e gran parte di ciò è reso possibile da accorti investimenti nella tecnologia e in una migliore connettività”.

Tuttavia, disporre della tecnologia più aggiornata non è solo un’aspirazione delle imprese dei settori della tecnologia, dei media e delle telecomunicazioni. Nel settore dei servizi finanziari, infatti, l’accesso alla tecnologia è il secondo obiettivo più citato dai leader, dopo l'aumento della qualità. Queste imprese sanno che garantire l’accesso alla giusta tecnologia può aumentare l’efficacia dei propri team, riducendo potenzialmente i costi e migliorando le esperienze sia per i clienti che per i lavoratori.

 

Spostamento delle rotte commerciali

Gli ultimi dati IBR hanno evidenziato la forza economica degli Stati Uniti, la cui ripresa ha superato quella del resto del mondo. Non sorprende quindi che gli Stati Uniti siano visti come la più grande opportunità di crescita dei ricavi internazionali da parte dei leader di impresa che desiderano espandersi a livello internazionale, sebbene anche mercati come Germania e Australia siano visti come opportunità interessanti.

La continua attrattiva del mercato statunitense per le imprese straniere dimostra il fattore di attrazione della più grande economia del mondo, aiutata dalla resiliente domanda dei consumatori. Sottolinea inoltre come, in un’economia globale potenzialmente incerta, i leader delle imprese del mid-market sono alla ricerca di una crescita in mercati affidabili. 

A livello globale, con il 42% delle imprese del mid-market che prevede di aumentare il numero di Paesi di destinazione dei propri prodotti e servizi quest’anno, comprendere le destinazioni aiuta a vedere la direzione strategica delle imprese stesse.

Le imprese del mid-market vedono le maggiori opportunità per le esportazioni in alcune delle potenze economiche mondiali. Il richiamo del dollaro USA rende questo mercato la destinazione più favorita per l’esportazione di beni e servizi. Seguono Germania, Australia e Cina. 

I dati rivelano che i leader di impresa spesso vedono i paesi vicini come partner commerciali chiave; gli Stati Uniti guardano al Canada, la Francia alla Germania e la Germania alla Francia. Ciò dimostra relazioni profondamente radicate ma anche l’importanza di aspetti pratici come il costo e l’affidabilità dei trasporti.

Michelle Alphonso, Partner, National transaction advisory services and Private equity leader di Grant Thornton Canada

“Per le imprese del mid-market in Canada, collaborare con il nostro vicino più vicino è stato essenziale quando siamo emersi da un periodo di volatilità, in cui la supply chain e l’instabilità geopolitica influiscono sui prezzi delle merci.

In uscita da una recessione, gli Stati Uniti offrono il migliore utilizzo del capitale e un punto di ingresso a basso costo con rendimenti elevati; soprattutto, è stabile. In un momento di disordini in numerose regioni del mondo, tra le imprese del mid-market c’è un forte desiderio di ritornare alla stabilità. Concentrarsi sugli Stati Uniti consente alle imprese del mid-market in Canada di mitigare il rischio e l’incertezza, offrendo la familiarità di cui hanno bisogno”.

Oltre alle strategie commerciali internazionali per diversificare e aprire nuovi mercati, anche le rotte commerciali si sono spostate per via di iniziative guidate dal governo. Le imprese del mid-market che adottano un approccio agile e proattivo saranno in grado di trarre il massimo valore dall’adozione di accordi di libero scambio (ALS) e di altri incentivi governativi e regionali.

Richard Nutt, Partner, Tax, di Grant Thornton Australia: “L’adozione diffusa di accordi di libero scambio sia a livello regionale che bilaterale ha consentito alle imprese australiane del mid-market di beneficiare di aliquote tariffarie preferenziali e di un migliore accesso al mercato. Questi vantaggi riducono significativamente i costi associati agli acquisti all’estero, rendendo l’approvvigionamento internazionale una proposta interessante.

Inoltre, le imprese del mercato medio possono sfruttare costi di produzione inferiori grazie a costi di manodopera favorevoli, disponibilità di materie prime, economie di scala e rotte di spedizione affidabili. Complessivamente, questi fattori forniscono alle imprese un vantaggio competitivo nel mercato delle esportazioni”.

 

Gestire l’incertezza

Il desiderio delle imprese del mid-market di espandersi negli Stati Uniti e in altri Paesi dimostra che i leader vogliono crescere a livello internazionale, nonostante l’incertezza politica in vista delle elezioni statunitensi di novembre. Queste incertezze potrebbero pesare sulle decisioni di molti leader di impresa, dato che nel 2024 si terranno le elezioni in decine di Paesi.

A livello globale, quest’anno si recherà alle urne un numero di elettori mai visto prima poiché almeno 64 Paesi – circa il 49% della popolazione mondiale – terranno elezioni nazionali, inclusi Stati Uniti, UE e Regno Unito e India, Pakistan e Bangladesh. I potenziali impatti sulle economie internazionali vanno dal contenimento della spesa dei consumatori alle modifiche fiscali o alle oscillazioni dei tassi di cambio. Nonostante l’incertezza politica ed economica che questi processi possono presentare, l’ottimismo delle imprese del mid-market e il loro interesse per le attività internazionali rimangono forti.

Ciò non significa che questi leader di impresa non siano preoccupati dei potenziali rischi che devono affrontare. Oltre all’incertezza politica, i conflitti in diverse regioni e le tensioni nelle relazioni internazionali tra alcune delle grandi potenze del mondo pesano sulle decisioni dei leader. Delle imprese del mid-market che intendono concentrarsi maggiormente sui mercati internazionali, più della metà (58%) cita il cambiamento geopolitico come un vincolo per la propria attività.  

Non lasciandosi scoraggiare dal contesto di incertezza geopolitica, le imprese del mid-market si sentono sicure delle proprie capacità di gestire questi rischi e di trovare modi per crescere. Le imprese stanno aumentando la resilienza delle loro supply chain al fine di mitigare i rischi causati dai problemi legati alle rotte commerciali, come la recente crisi del Mar Rosso e i problemi con il Canale di Panama.

Dave Munton ha aggiunto: “L’attrattiva di mercati diversi tende ad avere un andamento ciclico. Attualmente, c’è una tendenza da parte delle imprese del mid-market ad aumentare la resilienza delle loro supply chain attraverso il ‘friendshoring’ e ad essere più selettive riguardo alle persone con cui scelgono di lavorare. I leader di impresa vogliono mitigare i rischi, vogliono operare in ambienti stabili e prevedibili. Questo non è qualcosa che vedremo necessariamente cambiare presto.  

Il fatto che le imprese abbiano fiducia nelle proprie prospettive di crescita, anche in un clima globale incerto, dimostra il loro zelo imprenditoriale. È importante sottolineare che ritengono anche di disporre dei sistemi e dei team in grado di superare al meglio le sfide che potrebbero presentarsi. Infatti, più di nove imprese su dieci (92%) dichiarano che, sulla base delle passate esperienze geopolitiche ed economiche, sono preparate per future circostanze impreviste.

I leader delle imprese del mid-market hanno imparato con l’esperienza a gestire le proprie aziende e come avere successo nonostante le crisi esterne. Oggi i dirigenti senior delle imprese del mid-market dimensioni hanno affrontato anni senza precedenti di shock di mercato e problemi di continuità aziendale, in particolare la pandemia e le pressioni della forza lavoro e inflazionistiche a cui ha portato.

Durante tutto questo periodo, la pianificazione degli scenari e la preparazione a rispondere a un mercato in continua evoluzione in modo agile sono state fondamentali. I dati IBR per il 2023 hanno dimostrato come le aziende del mercato medio stiano rispondendo alle minacce e, man mano che queste aziende matureranno, saranno sempre più sicure di poter gestire il rischio e rimanere resilienti.

 

Fornire qualità in tutto il mondo

I leader delle imprese del mid-market stanno superando gli ostacoli alla crescita concentrandosi sulla qualità, non solo nella tecnologia, nelle competenze e nel talento, ma anche attraverso le supply chain. La capacità di queste imprese di trovare modi per crescere e accedere ai mercati internazionali, nonostante i vincoli geopolitici, dimostra lo spirito imprenditoriale dei loro leader. 

Anche se la pressione sulla supply chain si normalizza, un’attenta pianificazione, i giusti dati gestionali e una costante rivalutazione sono necessari per prendere decisioni nel modo giusto. Grazie a questi elementi, le imprese del mid-market saranno in grado di raccogliere i vantaggi derivanti da nuovi clienti, da nuova tecnologia e dalla migliore qualità che il business internazionale può portare.

Dave Munton, Global head, International capabilities and support di Grant Thornton International: “Sono sempre impressionato dalla mentalità dei leader delle imprese del mid-market, questo stato d'animo in cui continuano ad andare avanti nonostante qualsiasi problema. E perché? In parte si tratta di una questione di struttura organizzativa: queste aziende hanno dimensioni tali da poter rispondere rapidamente ai cambiamenti e alle sfide. Il processo decisionale è piuttosto breve.

“Per diversi anni, il mid-market è stato il settore in più rapida crescita dell’economia a livello globale. In un periodo di cambiamenti e sfide, l’agilità, la reattività, la determinazione e la continua fiducia hanno contribuito al suo successo”.

 

Tre promemoria per i leader di impresa

  1. Rimanere concentrati sugli obiettivi: identificare gli obiettivi chiave che le imprese desiderano raggiungere attraverso il business internazionale aiuterà a indirizzare le decisioni sulla supply chain e a fornire valore. 
  2. Individuare competenze ed esperienza: capire dove si trovano le competenze e l'esperienza consente ai leader di impresa di indirizzare la crescita in aree che favoriranno la qualità.
  3. Anticipare le sorprese: la pianificazione degli scenari è fondamentale per una strategia internazionale di successo, in modo che gli eventi imprevisti non interrompano le operazioni internazionali e non ostacolino la crescita.