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IVA

Nuove modalità di funzionamento dei depositi IVA

Importanti innovazioni in tema di depositi IVA sono state introdotte con il D.L. n. 193/2016, allo scopo di combattere possibili frodi nel settore.

Sostanzialmente, il legislatore impone per l’estrazione dei beni dal deposito regole differenziate a seconda della modalità di introduzione dei beni stessi nel deposito IVA. In alcune ipotesi l’assolvimento dell’IVA continua ad essere effettuato, mediante inversione contabile, mentre in altri casi è previsto che all’atto dell’estrazione dei beni l’imposta debba essere materialmente versata, con il coinvolgimento diretto del depositario, che agisce in nome e per conto del depositante.

Le nuove disposizioni, prima facie, presentano taluni rischi operativi e potrebbero rendere vani i motivi che, fin dall’origine, hanno suggerito l’introduzione dell’importante istituto. In proposito, va ricordato che, all’indomani della caduta delle barriere doganali tra Stati membri dell’Unione Europea (1° gennaio 1993), con l’istituzione dei depositi IVA si è cercato, in qualche modo, di attrarre maggior traffici di merci in Italia e rendere più competitiva l’economia del nostro Paese, offrendo una logistica e i servizi collegati, che rispondessero ad esigenze di semplificazione e riduzione degli oneri fiscali.

L’entrata in vigore delle nuove norme concernenti l’istituto in esame, introdotte dal D.L. n. 193/2016, è fissata per il 1° aprile 2017, per cui, pur auspicando un ripensamento da parte del legislatore e l’emanazione di chiare istruzioni da parte dell’Amministrazione finanziaria, è necessario che gli operatori siano preparati ad affrontare le nuove modalità operative nel modo più corretto per evitare possibili contestazioni da parte degli Uffici di controllo.

 

Per ulteriori informazioni contattate Mario Spera.