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La rubrica di Luglio e Agosto

In collaborazione con Il Giornale della Logistica

a cura di Sante Maiolica

Il primo semestre del 2020 si conclude con il perfezionamento di 5 nuove operazioni nel comparto della logistica e dei trasporti, praticamente la metà rispetto ai due anni precedenti; 2 di queste operazioni sono state completate nel primo trimestre e 3 nel secondo.

Il fenomeno è sicuramente ascrivibile all’effetto che il Covid ha avuto sulle operazioni di M&A in generale, portando ad un sostanziale rallentamento di quasi tutti i processi in essere, anche quelli cominciati alla fine dell’anno precedente.

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A seguito dell’imposizione del periodo di lockdown e delle successive promulgazioni, gli impatti sul settore della
logistica e dei trasporti sono stati molteplici e, di fatto, contrastanti. Tuttavia, sia gli impatti positivi che negativi hanno determinato un rallentamento delle operazioni M&A, sebbene per motivi differenti.

L’intensificarsi delle attività di e-commerce, l’incremento del consumo alimentare pro-capite e le ingenti movimentazioni di materiale farmaceutico/sanitario hanno fatto sì che tanti operatori in molteplici comparti ne beneficiassero notevolmente, raggiungendo fatturati di periodo in forte crescita rispetto ai medesimi periodi degli anni precedenti.

Tale frenesia operativa, tuttavia, ha imposto agli operatori che stavano apprestandosi a perfezionare operazioni di M&A a rallentarle notevolmente, sia per una oggettiva congestione operativa, sia per poter beneficiare di eventuali apprezzamenti di valore.

Viceversa, gli operatori logistici specializzati in altre nicchie di mercato (ad es. abbigliamento, automotive, rifiuti speciali, spedizioni internazionali, ecc.) hanno subito una brusca battuta d’arresto, registrando una significativa riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 In tale caso, le molteplici operazioni di M&A in corso, hanno subito una repentina battuta d’arresto, sia per un significativo innalzamento del rischio percepito da parte dei compratori, sia per il venir meno di presupposti valutativi basati sul 2020.

Dall’analisi delle 5 operazioni in questione si evince come i corrieri espressi e la logistica del farmaco mantengano un ruolo centrale e confermandosi nicchie al centro di processi aggregativi anche a livello internazionale.

Con riferimento al segmento dei corrieri espressi, il deal più rilevante è sicuramente l’acquisizione del Gruppo Nexive (un tempo TNT) da parte della holding di investimento tedesca Mutares. A vendere è stata PostNL, operatore quotato ad Amsterdam e il più importante fornitore di servizi di corrispondenza e pacchi nei Paesi Bassi, che manterrà comunque una quota del 20% di Nexive.

L’acquisizione di Nexive rafforzerà il segmento di portafoglio Goods & Services di Mutares il cui obiettivo è quello di far crescere ulteriormente la sua rete nazionale e di sviluppare ulteriormente il business dell’ultimo miglio.

Con riferimento al segmento pharma, invece, l’operazione principale ha interessato la società Logifarma, specializzata in logistica farmaceutica, da parte del Gruppo Bomi, a sua volta partecipata dal fondo di Private Equity Francese Archimed. Il Gruppo Bomi è da tempo al centro di un intenso percorso di consolidamento, inizialmente avviato tramite la sua quotazione in Borsa e ulteriormente accelerato dopo il delisting da parte di Archimed.

Un interessante aspetto emerso in tale periodo è legato alle operazioni immobiliari in ambito logistico. Nonostante la pandemia, infatti, sono state perfezionate ben 7 operazioni di compravendita, relative a 16 immobili in totale. A comprare sono stati prevalentemente fondi di Real Estate, anche internazionali, segno che l’Italia rimane uno snodo strategico per la logistica internazionale.

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