Approfondimento

Strategie di posizionamento dei fondi di Private Equity in Italia

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Nel decennio il numero di operatori con size di tipo Small è diminuito drasticamente. Al contempo si è verificato un trend di crescita sia per i fondi Mid che per quelli Large. Questo andamento riflette in maniera evidente la resilienza e la notevole capacità di adattamento dei fondi di medie e grandi dimensioni alle complesse e mutevoli dinamiche economiche e finanziarie. La loro abilità di far fronte a periodi di volatilità e incertezza, adattandosi rapidamente ai cambiamenti del mercato, sottolinea la solidità delle loro strategie di investimento. Inoltre, questa resilienza non solo dimostra la robustezza dei fondi, ma anche la loro flessibilità nel rispondere a vari fattori esterni, garantendo una performance costante e sostenibile nel tempo.

Nel corso degli anni, si è assistito a un marcato incremento della competitività, un fenomeno alimentato dall'accelerato sviluppo delle innovazioni tecnologiche utili per competere in molti settori. Queste ultime, sempre più avanzate e rivoluzionarie, richiedono investimenti significativi. L'evoluzione rapida e costante delle tecnologie ha posto agli operatori di fronte alla necessità di adattarsi velocemente e di investire in modo massiccio per fare in modo che gli investimenti diano dei risultati competitivi sul mercato. 

Il fenomeno delle operazioni Small è andato progressivamente diminuendo poiché nel tempo si è compreso che il costo implicito di un’operazione di piccole dimensioni, insieme al suo rischio, non è ottimale né per il fondo né per i suoi investitori. Il costo che per completare un’operazione di investimento è sostanzialmente lo stesso, indipendentemente dalla dimensione dell’operazione stessa. Bisogna anche considerare che nel corso degli anni si è potuto osservare che il tasso di fallimento delle piccole aziende è più elevato rispetto alle aziende di grandi dimensioni soprattutto a causa delle diverse congiunture economiche.

Aumentare la dimensione dell’investimento porta a benefici legati alle economie di scala e, soprattutto, riduce la rischiosità intrinseca dell’azienda e dell’operazione. Alla luce di quanto appena detto, il segmento MID rappresenta il ticket che si è più diffuso proprio per mitigare il rischio e trarre vantaggio dalle suddette economie di scala.

Per quanto riguarda l’andamento dei fondi Large bisogna considerare che rappresentano un fenomeno molto limitato. I fondi di grandi dimensioni capaci di attuare Mega Deal o Large buyout rappresentano un numero contenuto e sono soprattutto di matrice USA. I fondi che operano con investimenti di questa grandezza sono sempre gli stessi negli anni ed è difficile che se ne formano dei nuovi. Inoltre, i large fund presentano il problema della difficoltà nella vendita delle aziende in portafoglio in quanto risultano troppo grandi per essere vendute. L’unica soluzione sarebbe quella di vendere ad altri fondi di private equity di dimensioni uguali.

Si è potuto constatare che fino al 2021 gli investimenti erano maggiormente incentrate sull’Expansion e il Buy out. Negli ultimi anni però molti operatori hanno deciso di dedicarsi quasi esclusivamente in attività di investimento di tipo Buyout. 

Questo cambiamento strategico può essere attribuito a diversi fattori. Le operazioni di buyout offrono maggiori opportunità di controllo e di ristrutturazione aziendale, permettendo agli investitori di implementare rapidamente miglioramenti operativi e strategici. Questo posizionamento può anche essere alimentato da un contesto caratterizzato da un’inversione delle tendenze causate dalla pandemia. 

I fondi di private equity hanno preferito il Buy out come strategia principale, ritenendolo un approccio più sicuro e redditizio rispetto all'Expansion, che può comportare rischi maggiori in un contesto di mercato incerto.  Inoltre, gli imprenditori, attraversando un periodo di crisi straordinaria (quale il covid e la pandemia globale), hanno mostrato carenze nel campo della gestione e della strategia aziendale, costringendo i fondi ad intervenire in maniera decisa per evitare il collasso delle aziende prendendone le redini in modo da traghettarle oltre le situazioni di difficoltà. Questo ha evidenziato l’importanza di avere sempre il pieno controllo della governance aziendale in modo da avere un controllo efficace anche durante crisi di questo tipo. Infatti, i fondi che non avevano le maggioranze, hanno subito perdite significative.

Nel panorama degli investimenti, il settore nazionale continua ad essere il preferito da un numero significativo di operatori che lo scelgono come fulcro delle proprie strategie di investimento. Questo grazie all’esperienza e alla conoscenza approfondita del tessuto economico italiano. Numerosi fondi operano su investimenti diretti allo sviluppo delle PMI italiane in tutte le fasi di crescita. Tuttavia, nel corso degli anni, si è assistito a una costante diminuzione del numero di operatori attivi a livello regionale. Questa tendenza decrescente riflette una trasformazione sostanziale nelle strategie di investimento del settore. I fondi regionali sono altamente specializzati in investimenti in piccole aziende. Quindi, l’andamento decrescente negli anni segue la logica della decrescita dei fondi di tipo Small. Infatti, il costo dei piccoli investimenti a livello regionale nelle piccole imprese non è ottimale in quanto è equiparabile al costo di un investimento di dimensioni maggiori. 

I fondi di private equity stanno progressivamente spostando la loro attenzione verso una diversificazione su scala nazionale e internazionale, abbandonando un focus strettamente regionale. Tale decisione è guidata da una serie di motivazioni strategiche e economiche. La diversificazione verso un ambito geografico più ampio consente, innanzitutto, di mitigare i rischi associati ai mercati locali specifici, offrendo una maggiore resilienza agli eventi che possono influenzare un'unica regione. Durante il decennio si è assistito ad una globalizzazione delle informazioni e delle tecnologie che hanno permesso molti investimenti di riuscire ad accrescere il valore e la competitività delle aziende all’interno del portafoglio di investimento. Inoltre, nel corso degli anni gli investimenti hanno fatto sì che le piccole PMI italiane siano cresciute adottando un’ottica internazionale e trasformandosi in piccole multinazionali. 

Il crescente fenomeno degli investimenti europei riflette l’evoluzione di una cultura e di un mercato unico europeo nel corso degli anni. Questa situazione ha favorito lo scambio di relazione tra le imprese, agevolando il processo di aggregazione aziendale.  L’espansione geografica è stata resa possibile anche grazie alla costante analisi del mercato e dei trend per ogni settore che permettono di adeguarsi e di competere oltre il territorio nazionale.

Per quanto riguarda gli investimenti nelle Industry, corso del decennio le strategie di investimento sono state diversificate e hanno coinvolto numerosi settori per diversi anni. Il decrescente numero di settori coperti dalle attività di investimenti sottolinea come, negli anni, i fondi hanno diminuito il loro posizionamento e la loro strategia generalista, cercando di specializzarsi su settori specifici, in linea con quanto sta avvenendo a livello internazionale soprattutto nel mondo anglosassone.

Alcuni settori sono stati attenzionati per alcuni anni per poi essere abbandonati. Tuttavia, alcuni settori sono rimasti costantemente all’interno delle strategie di investimento durante tutto il decennio. I settori Healthcare, Industrial Products and Services, Manufacturing e Food and Beverages sono tra i più soggetti all'attenzione dei fondi di private equity. I motivi sono molteplici: 

  • Il settore sanitario è caratterizzato da una domanda costante alimentato dal continuo progresso medico e tecnologico. La crescente innovazione offre opportunità significative per investimenti ad alto rendimento
  • Il settore dei prodotti e servizi industriale ha una natura ampia e diversificata. La continua modernizzazione dei molteplici settori industriali offre un’opportunità di diversificazione degli investimenti
  • Il settore manufatturiero ha un’elevata importanza strategica in quanto rappresenta il pilastro dell’economia globale fornendo beni essenziali per molti altri settori; 
  • Il settore alimentare e delle bevande risponde ad una domanda universale e continua in quanto si opera con beni che soddisfano i bisogni primari garantendo una costanza nella domanda e un’opportunità di investimento stabile e duratura. 

Negli ultimi anni, si è assistito a un significativo aumento dell'attenzione nei confronti del settore Energy and Environment. Questo sviluppo è stato guidato da una serie di fattori, ma uno dei principali è sicuramente la crescente sensibilizzazione verso la sostenibilità e lo sviluppo di energie rinnovabili e sostenibili.

La crescente preoccupazione per i cambiamenti climatici e l'impatto ambientale delle attività umane ha portato a una maggiore consapevolezza delle sfide legate all'approvvigionamento e all'utilizzo delle risorse energetiche. In risposta a questa consapevolezza, gli investitori stanno sempre più focalizzando le proprie attenzioni su soluzioni energetiche più pulite e sostenibili. Parallelamente alla crescente attenzione verso le energie rinnovabili, c'è un interesse crescente anche per le tecnologie e le soluzioni volte a migliorare l'efficienza energetica e ridurre gli sprechi. Questo include investimenti in tecnologie per l'efficienza energetica negli edifici, nei trasporti e nell'industria, nonché soluzioni per la gestione dei rifiuti e il riciclo.